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La storia dell'analisi di bilancio.

2023-12-07 18:44

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L'analisi di bilancio ha più di un secolo di vita

L’analisi di bilancio ha già un secolo di vita. Si avete letto bene! La sua origine la si trova nell’inizio del secolo scorso allorquando, senza l’ausilio dell’informatica,  alcune grandi azienda americane, per sopperire alla complessità delle operazione gestionali raggiunte, imposero l’utilizzo di misure di performance in un “cruscotto di guida” capace di evidenziare immediatamente la direzione di marcia e il grado di efficienza degli obiettivi prefissati.


In particolare la DuPont Powder Company, società ancora oggi esistente, in considerazione dello sviluppo della propria attività di produzione di esplosivi  a partire dal 1903, si strutturò come azienda multidivisionale ed operativa su larga parte del territorio statunitense. Da una testimonianza su un lavoro di Johnson e Kaplan del (cfr. H.T. Johnson, R.S. Kaplan, Ascesa e declino della contabilità direzionale, Etas, 1989) si riporta testualmente: “la direzione centrale richiedeva alle fabbriche e alle filiali di vendita sparse nelle diverse regioni degli Stati Uniti l’invio di dati giornalieri e settimanali relativi alle vendite, ai salari e ai costi di produzione. I dati erano poi trascritti nei libri contabili della società. La direzione centrale raccoglieva queste informazioni allo scopo di razionalizzare la gestione dell’attività operativa e monitorare l’efficienza produttiva. Il flusso informativo poteva così essere un utile supporto al top management nella formulazione di programmi in grado di garantire uno sviluppo equilibrato delle diverse attività aziendali. Questo era anche un sistema per valutare e controllare le prestazioni dell’organizzazione nelle tre principali aree operative (produzione, distribuzione e approvvigionamento) e dell’azienda nel suo complesso. Nella progettazione delle procedure di contabilità direzionale della DuPont si attribuì grande importanza al ROI, un indicatore che era stato praticamente ignorato dalle precedenti imprese monoprocesso”.


Il ROI, pietra miliare dell’analisi economica, utile anche per calcolare l’effetto di leva finanziaria e definire il limite di indebitamento, nasce quindi oltre un secolo fa: “il loro spiccato interesse per la valutazione di ogni aspetto dell’attività aziendale in termini di redditività del capitale condusse i fondatori della società ad elaborare un’ingegnosa formula del calcolo del ROI che è ancor oggi impiegata nelle imprese”.


La formula scompone il ROI nelle sue componenti: l’indice di rotazione del capitale investito e l’indice operativo. Negli anni Cinquanta del secolo scorso David analizzò i documenti interni della DuPont: dai suoi studi emerge che il c.d. albero del ROI, fondamentale per svolgere l’analisi di bilancio, era già stato compiutamente perfezionato (tav.1).


 


Johnson e Kaplan descrivono : “tra il 1915 e il 1918 la società stabilì un unico sistema di reporting delle informazioni descritte nella figura (...) per ogni linea di prodotto e per ogni stabilimento: tutte le informazioni erano presentate al top management in una serie di diagrammi - più di 350 - che erano aggiornati ogni mese e raccolti per una più facile visione in una stanza apposita, la Chart Room, nella sede centrale di Wilmington”.


 


Tavola 1 – L’albero del ROI utilizzato alla Dupont


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“Poiché la politica della società era di finanziare lo sviluppo con i flussi di cassa generati dagli utili (il ricorso ai finanziamenti era vietato), si rendeva indispensabile un preventivo dei flussi di cassa per determinare il livello massimo di investimento sostenibile con le sole risorse finanziarie interne. I flussi di cassa erano preventivati moltiplicando le vendite di esplosivi previste per ogni mese (fondate sulle stime dell’ufficio vendite) per i margini di contribuzione unitari stimati per ogni tipo di prodotto (basati sui dati dell’ufficio amministrativo). Il calcolo di tali margini richiedeva inoltre di formulare alcune stime sui probabili andamenti futuri dei prezzi di alcuni prodotti o dei costi dei fattori produttivi. Il flusso di cassa della gestione corrente veniva sommato alla previsione del reddito della gestione non corrente o straordinaria (relativa ad operazioni quali la vendita di terreni o ai proventi finanziari), per giungere così alla stima del flusso di cassa operativo aziendale. Confrontato con i valori degli impegni previsti per nuovi investimenti, il flusso netto di cassa complessivo permetteva al top management di prevedere la futura posizione finanziaria della società e quindi l’esigenza di emettere azioni”.


L’esempio della Dupont fu presto subito seguito da altre importanti company fra cui General Motors, Standard Oil, Sears. Questa è la testimonianza che la DuPont, oltre un secolo fa, svolgeva regolarmente un’analisi di bilancio economica e finanziaria uguale e identica a quella oggi impiegata, senza computer e informatica ma con il pregio di veicolare i dati in modo estremamente rapido ed efficace.


Analisi di bilancio, quindi , fondata all’alba dell’economia aziendale!


PAOLO ANTONINO MARIA FERRISE


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